Mese: gennaio, 2009

Senza Luce

Dalla A allo Zammù :: alfabeto letterario
a cura di Zammù Libreria e Casa Lettrice Malicuvata
Via Saragozza 32/a – Bologna

copj13
27 Gennaio 2009 :: 19.30
Luigi Bernardi, Senza luce, Perdisa pop – l’autore incontra i lettori
In un paese dell’hinterland di Bologna, un anziano squilibrato si mette a sparare dalla finestra, uccide alcune persone e tiene in scacco le forze dell’ordine. A sera inoltrata, la polizia decide di passare al contrattacco e, per disorientare il folle, ordina che venga tolta l’energia elettrica all’intero circondario. In questo quadro – realmente accaduto nel giugno 2005 in un paese dell’Italia settentrionale – si sviluppa la finzione narrativa: cento minuti, quattro storie parallele, tutte segnate dalla mancanza di luce.
Negli spazi di Zammù, tra sculture di cartapesta, vini e formaggi, una rassegna letteraria per tutti i gusti, un vero e proprio alfabeto letterario. Otto mesi in compagnia di libri e autori, reading, installazioni video, teatro.
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Via Saragozza 32/a – Bologna

Il gregario

Recensione di Fabrizio Bolognesi 
Autore: Paolo Mascheri
Titolo: Il gregario
Edizioni: Minimum fax, Roma 2008
Pagine: 173

il gregarioNon scegliere. Non decidere. Ma accettare. Se c’è una lezione che adesso il destino gli sta dando,lui non ha dubbi che è questa. In queste due righe di incipit è contenuta tutta l’essenza di questo sorprendente romanzo. Le descrizioni dei personaggi (in particolare nell’introspezione psicologica) e degli ambienti che ne escono fuori lasciano un’incredibile sensazione di spaesamento, asserirei quasi glaciale. Non siamo nel Sud più profondo, dominato dalla miseria e dall’incapacità di affrancarsi da una realtà opprimente e soffocante, e neppure nel ricco Nord Est, ugualmente opprimente ma per altre ragioni; siamo nel brulicante Chianti, dove mai nessuno si aspetterebbe che il nostro innominato, apparentemente baciato in tutto dalla vita, viva il suo personale dramma. La descrizione abbozzata del personaggio nelle prime due pagine offrono già al lettore delle coordinate precise suscitando immediatamente delle prime domande: come è possibile che un ragazzo che guadagna bene, futuro erede della farmacia di famiglia, di bell’aspetto, fidanzato con una ragazza borghese, sia pervaso da un lancinante male interiore che tenta di divorarlo come un tarlo? La grande capacità letteraria di Mascheri sta nell’aver eroso pian piano ciascuno di questi apparenti punti fermi dell’esistenza auspicata da ognuno trasformando, o quanto meno dispiegando nelle sua essenza,la realtà di un uomo che parte da capitano e strada facendo diventa un quasi anonimo gregario, per poi in prossimità (o meglio, poco dopo) dell’arrivo tentare un colpo di coda, forse risolutore o quanto meno riparatore. La metafora ciclistica è quanto mai azzeccata: gregario e capitano pedalano sulla stessa bicicletta, percorrono gli stessi chilometri sulla stessa strada, talvolta vanno in fuga ma, mentre la fuga del capitano è finalizzata alla vittoria finale, quella del gregario funge solo da apripista, la sua fatica è sempre a beneficio di altri; quando cerca di rompere gli schemi, frantumando le scalette preparate da altri avrà forse una vittoria, ma questa si rivelerà ben presto effimera e soprattutto distruttrice. Anche il nostro protagonista decide improvvisamente di andare in fuga, ma trattasi di fuga improvvisata, disperata e solitaria, senza alcun compagno di viaggio che possa dargli il cambio nei momenti di fatica estrema; e così cerca di crearsi un’attività propria, lascia la fidanzata, tenta di rompere il legame col padre (divenuto sempre più ingombrante), cerca di rinverdire i suoi vezzi artistici, instaura una nuova relazione con una ragazza ucraina. Tutto sembra andare per il verso giusto, il nostro gregario ha creato un gap tra sé e il gruppo che appare sufficiente. Ma si sa, se non mantieni un’andatura costante e ci sono ancora tanti chilometri da percorrere è quasi inevitabile che il gruppo rinvenga e, beffa delle beffe, ti superi in prossimità del traguardo. Il gregario, figura quasi poetica del ciclismo, è qui un personaggio di ignobile mediocrità, intrappolato dentro i recinti di una vita disegnata da altri, nella quale lui, come fumetto pensante ma non parlante, difetta della capacità di scarto che potrebbe elevarlo dal semplice ruolo di comprimario. Mascheri, col suo stile scarno e glaciale, fatto di continui monologhi interiori non ci fa entrare in empatia con alcuno dei personaggi e ci conduce verso un finale che sorprende per umanità e realismo; la mancata empatia non significa tuttavia assenza di immedesimazione perchè il personaggio principale è così vero, così figlio dei nostri tempi che è pressochè impossibile non rinvenirne tratti che ci appartengono. La descrizione della provincia gela il sangue ed è lontana anni luce dalle cartoline che siamo abituati a vedere; è qui talmente grigia che neppure il sole è capace di penetrare la coltre che l’avvolge. Il gregario è in fondo un borghese piccolo piccolo, un uomo medio che nel momento in cui ha cercato di elevarsi è stato rispedito immediatamente in basso. Ma forse, una piccola speranza esiste anche per lui, se non prima del traguardo che gli consenta la vittoria, almeno successivamente, dopo un’adeguata e dolorosa presa di coscienza. In fondo accettare una routine si può: a patto che la routine sia perfetta.

La Donna che parlava coi morti

Dalla A allo Zammù :: alfabeto letterario
a cura di Zammù Libreria e Casa Lettrice Malicuvata
Via Saragozza 32/a – Bologna
 donna
24 Gennaio 2009 :: h. 19.30
Remo Bassini, La donna che parlava coi morti, Newton Compton Editori – introduce Francesca Bonafini

È il primo giorno di settembre, fa caldo. Nell’aria, Anna Antichi sente l’angoscia del suo fallimento esistenziale: un incubo di giornate sempre uguali da consumare in un paese troppo piccolo per i suoi sogni. Con l’anima spezzata da un grave lutto familiare, Anna è una ragazza invecchiata troppo presto e il corso degli eventi aggiungerà dolore al suo dolore.

Negli spazi di Zammù, tra sculture di cartapesta, vini e formaggi, una rassegna letteraria per tutti i gusti, un vero e proprio alfabeto letterario. Otto mesi in compagnia di libri e autori, reading, installazioni video, teatro.
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FAST FOOD ELETTRONICO

Dalla A allo Zammù :: alfabeto letterario
a cura di Zammù Libreria e Casa Lettrice Malicuvata
Via Saragozza 32/a – Bologna

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22 Gennaio 2009 :: h. 21.30
FAST FOOD ELETTRONICO (Francesca Mazzucato + To-Börk Ram)

voci e musica dal libro Generazione McDonald’s di Francesca Mazzucato – Marlin editore

Il Libro: In attesa di iscriversi al’università e decidere quale indirizzo dare al proprio futuro, un giovane studente, Marcello, figlio di genitori piuttosto eccentrici, risponde a un’offerta di lavoro della McDonald’s per compiere una diversa esperienza di vita in un ambiente scintillante di luci ma non privo di zone d’ombra, che finora aveva conosciuto solo dall’esterno. Viene così a contatto con le abitudini e le regole che governano queste catene di fast food e con coloro che vi operano, acquisendo maggiore consapevolezza di sé, delle proprie capacità e delle proprie aspirazioni. Nel corso di questa esperienza ha modo di chiarire a se stesso il rapporto con i genitori e con gli amici e, soprattutto, il legame ambiguo con Cate, un’ex compagna di scuola, ragazza determinata e affascinante, della quale è timidamente innamorato… A dar sapore alla trama ci sono elementi forti e assoluti, che riescono subito a catturare il lettore per la loro universalità: l’amicizia, l’amore, la ricerca della felicità, il tradimento, l’abbandono, la sconfitta, la difficoltà di accettare se stessi.

Francesca Mazzucato: scrittrice, traduttrice e giornalista. Vive tra Bologna, la Liguria e la Francia. Diversi suoi romanzi sono stati tradotti in Francia, Germania, Grecia, Spagna e Gran Bretagna con successo. Tra essi ricordiamo: La sottomissione di Ludovica (Borelli, 1995, 2004); Hot line. Storia di un’ossessione (Einaudi, 1996); Relazioni scandalosamente pure (Marsilio, 1998); Amore a Marsiglia (Marsilio, 1999); Web cam (Marsilio, 2002); Diario di una blogger (Marsilio, 2003). Ha inoltre pubblicato racconti in varie antologie. Nel 2003 ha vinto il premio “Fiuggi – Erotismo e scrittura”. Collabora con “Max”, “D. la Repubblica delle Donne”, “Maxim”, “Io Donna”, “Babilonia”, “Carnet”, “Gulliver”, “Il Secolo XIX”, “Donna Moderna”, “Il Giorno”, “Stilos”. Attualmente cura una rubrica fissa sulle riviste “For Men” e “Airone”. Molto attiva in rete, gestisce il blog collettivo di recensioni “Books and other sorrows” (http://scritture.blog.kataweb.it), fra i “blog d’autore” di Kataweb.
 
Negli spazi di Zammù, tra sculture di cartapesta, vini e formaggi, una rassegna letteraria per tutti i gusti, un vero e proprio alfabeto letterario. Otto mesi in compagnia di libri e autori, reading, installazioni video, teatro.
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La terra vista dalla luna

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a cura di Zammù Libreria e Casa Lettrice Malicuvata
Via Saragozza 32/a – Bologna
20 Gennaio 2009 ::
h. 21.30
Claudio Morici, La terra vista dalla luna, Bompiani – introduce Alessandra Maestrini
Messico, ostelli economici, zapatismo e droghe psichedeliche. Un viaggio alla ricerca di una ragazza scomparsa, un ritratto esilarante e feroce della nostra società giovanilistica e globalizzata
 
Il libro: Simon e Antonella si incontrano in un reparto psichiatrico: lui vittima di un numero sterminato di fobie, lei reduce da un’overdose di allucinogeni. Nasce così un’amicizia travolgente quanto improbabile, che strappa Simon dalla routine della sua “idilliaca” cameretta per spedirlo in Messico, alla ricerca della ragazza, misteriosamente scomparsa da mesi. Unica traccia: una serie di email con cui Antonella, persa tra controcultura e “sciamani di montagna”, cerca finanziamenti per arricchire portatori di handicap, vestire alla moda i senzatetto e sperimentare un turismo sessuale sostenibile. Dove si nasconde Antonella? Ha davvero raggiunto la felicità o è finita in qualche pasticcio? In Messico Simon ha una sola certezza: ha trovato finalmente qualcosa contro cui sfogare la sua rabbia di vivere. Tra birre calde, svedesi in mutande e zapatismo, si scaglierà contro l’universo che sembra aver ingoiato la sua amica: gli ostelli dei backpackers, la “gente da tutto il mondo”, quei viaggiatori dei paesi ricchi che, a colpi di Lonely Planet, si autodefiniscono “indipendenti” e inseguono goffamente percorsi alternativi di vita.
 
L’autore: Claudio Morici, web artist, scrittore, viaggiatore è nato a Roma nel 1972. Ex psicologo, ha ambientato il suo romanzo d’esordio, Matti Slegati (Stampa Alternativa, 2003), in una comunità terapeutica. In seguito ha curato l’antologia Teoria e tecnica dell’artista di merda (Valter Casini Editore, 2004) e firmato sceneggiature di vari web cartoon (visibili su www.gordo.it). Nel 2007 ha pubblicato con Meridiano Zero il romanzo Actarus. La vera storia di un pilota di robot.
 
Negli spazi di Zammù, tra sculture di cartapesta, vini e formaggi, una rassegna letteraria per tutti i gusti, un vero e proprio alfabeto letterario. Otto mesi in compagnia di libri e autori, reading, installazioni video, teatro.
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Via Saragozza 32/a – Bologna

Sentimentu – cunti

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Sentimentu – cunti
di e con Alessio di Modica – al sax Sergio Battaglia
La strada è il palcoscenico del cuntastorie. Non sono lontani i tempi in cui la sera ci si riuniva, in famiglia o con amici, sulla porta di casa seduti sui gradini o a prendere il fresco: in quei momenti si instaurava un rapporto intimo ed emozionale che spingeva a riprendere i contatti con la nostra memoria.

SENTIMENTU non è uno spettacolo vero e proprio ma un incontro che nasce dalla ricerca che Alessio Di Modica ha svolto in questi anni per la messa in scena degli spettacoli Da Faro a Faro, La Favola Industriale, Zio Ciano Dream; una ricerca che si è sviluppata nel territorio d’appartenenza con gli abitanti, protagonisti dei racconti, attraverso la memoria orale di fatti e storie popolari; il teatro d’impegno civile si fa narrazione di un territorio, di un luogo, di un angolo di mondo dove sviluppo e progresso hanno distrutto ambiente e tessuto sociale devastandoli.

La conquista dello spazio e altri racconti

Recensione di Simone Olla    

Titolo: La conquista dello spazio e altri racconti 
Autore: Ettore Malacarne
Edizioni: Eumeswil, Broni – Pavia 2008
Pagine: 185

imagesPotevano essere le dolci colline imolesi dominate da una torre o gli sterrati e le sterpaglie della piana che circonda Cagliari, poteva essere il Nord così come il Sud. Un luogo non definito – ecco il titolo del libro, La conquista dello spazio, inteso come conquista di un luogo non fisico, una specie di stato mentale a cui rifarsi – e poi un tempo vuoto, gli anni ottanta, riempiti di storie laterali che odorano di smarrimento e promesse. Non v’è, nelle trame di Ettore Malacarne, l’edonismo bignamesco in versione italiana, permanenti da copertina o feste umide d’estate; le voci che muovono i racconti sono troppo giovani, quasi protette da quella pasta socio-amicale che in provincia ancora oggi fatica ad essere inquinata. I palazzoni e la sua gente muovono alla conquista dello spazio: la provincia della provincia anni ottanta si svela nella contrapposizione fra speranza di autosufficienza e promessa televisiva di essere parte di un tutto: Londra e Vienna come punti di partenza e di arrivo immaginari, luoghi da osservare con distacco e da cui osservarsi con disincanto, metro per misurare la dimensione umana dell’esistenza. In mezzo ci sono storie di vita, animazioni di un vissuto rintracciabile, terre di confine.
La gente dei palazzoni che ho conosciuto io è la stessa che racconta Malacarne, gente costretta – come tutti – ad abitare una casa, a farsela piacere o detestarla ogni minuto; gente che lavorava tre mesi e gli altri nove li passava a timbrare un libretto rosa in uffici puzzo-lenti; gente che ha sognato Londra, magari pure Vienna, e che le ha provato tutte a riscattare col danaro la provincia della provincia dipingendola con macchine sportive o abiti firmati; gente che in un gatto ha letto l’indifferenza delle vite che lo circondavano, che si è fidata di un amico e ha fatto a botte per lui; gente che ha occupato uno stabile abbandonato conquistando un luogo, forse per cominciare tutto daccapo, per lasciarsi alle spalle un ricordo.
Tutte le voci che ho letto mi pare di averle già sentite, non saprei dire dove però, se nella prima cintura torinese o al terzo piano di via Cirenaica numero dieci.

La conquista dello spazio e altri racconti

Dalla A allo Zammù :: alfabeto letterario
a cura di Zammù Libreria e Casa Lettrice Malicuvata
 
08042007_05015 Gennaio 2009 :: h. 19.30
Ettore Malacarne, La conquista dello spazio e altri racconti, Eumeswil edizioni – introduce Simone Olla
I palazzoni e la sua gente muovono alla conquista dello spazio: la provincia della provincia anni ottanta si svela nella contrapposizione fra speranza di autosufficienza e promessa televisiva di essere parte di un tutto: Londra e Vienna come punti di partenza e di arrivo immaginari, luoghi da osservare con distacco e da cui osservarsi con disincanto, metro per misurare la dimensione umana dell’esistenza.
 
Negli spazi di Zammù, tra sculture di cartapesta, vini e formaggi, una rassegna letteraria per tutti i gusti, un vero e proprio alfabeto letterario. Otto mesi in compagnia di libri e autori, reading, installazioni video, teatro.
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Dalla A allo zammù:: Calendario Gennaio 2009

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